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Voglio essere cremata, le mie ceneri mischiate alla polvere da sparo di un fuoco d’artificio e sparate in cielo sulle note di “My way” di Sid Vicious, così che amici e colleghi, ormai imbottiti d’alcol come gli stoppini di una molotov, esclamino estasiati: “Alexandra Zahradnik ha fatto il botto”. Il dolore la colpì alla base del cranio, una coltellata tra il collo e la testa, che affondò e si dissolse. Poi udì il rumore, lamiera piegata, e un botto, e un grido. Gazi aveva ripreso a parlare nel telefonino e lei riattaccò. Si mise a sinistra e accelerò. Lo scooter superò un furgone e una macchina verde e un SUV nero e una station wagon blu. Poi Alexandra Zahradnik vide. Le dita serrarono le leve dei freni con tanta violenza che i muscoli si contrassero fino alla spalla. La ruota posteriore prese a slittare, mentre gli pneumatici vomitavano una nuvola di vapore bruciato. Finalmente la ruota si stancò di cercare di andarsene da sola e si riallineò a quella anteriore e lo scooter fermò la sua corsa di traverso. A pochi passi, una voragine di almeno sei metri di diametro si apriva nel bel mezzo della Nerudova. La buca enorme aveva ingoiato cubetti di porfido, paletti in ghisa spartitraffico, marciapiedi. E lambito mura, vetrine e portoni dei palazzi antichi nel cuore di Praga.
Ben arrivate, anime erranti! Questo spazio è per sproloquiare su tutto, oppure potete insultarmi liberamente sui miei libri. I commenti e le critiche argomentate sono mooooolto ben accetti.
Edited by mandar - 16/12/2013, 14:51 |
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