DOCkS della Bloody Roses Secret Society

La Voce Narrante e la Tematica, A ognuno il suo pubblico

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Mollie Miles
view post Posted on 1/10/2015, 15:05




Comincollo qui un mio contributo su FB.
Parlavo con le ragazze di Annamaria Babette Brown Lucchese della difficoltà di promuovere un romanzo e di quali siano i fattori di inciampo. Tra questi abbiamo enumerato la difficoltà di identificare i pubblici del romanzo e quella conseguente di sfornare una storia capace di soddisfare un pubblico preciso. Ammesso che si sappia a chi vogliamo raccontare la storia, dovremo avere una cover giusta per quel pubblico, un titolo giusto, una giusta voce narrante.
A definire una voce narrante concorrono: linguaggio, musicalità, preferenza di sistemi di senso, mentalità, tematica.
Da Annamaria Babette Brown Lucchese è stato affrontato la questione mentalità della voce narrante, che deve essere coerente con la mentalità del settore di pubblico cui ci si rivolge. Si faceva l'esempio del pubblico di 50 sfumature cui per mentalità non può rivolgersi una scrittrice di mentalità femmnista. Nonostante i tentativi di camuffamento molto probabilmente si farebbe sentire l'impulso di mandare a ranare il Mr Gray di turno.

Continuo qui ora a dire ciò che penso per non intasare locali altrui
Emoticon smile

e vorrei approfondire un psrticolare aspetto della voce narrante, la tematica dell'autore che deve essere coerente con il progetto.

Questa cosa della tematica dell'autore è cosa sottile e molto importante. È un ingrediente non esclusivo ma determinante della voce narrante. Per essere più chiara ripeto qui un esempio che facevo nel gruppo di Annamaria Babette Brown Lucchese su due diverse voci narranti la mia e quella della Margaret Gaiottina:

Se piazzo un personaggio seduto in giardino, per fare un esempio, io gli farò osservere i giochi di luce tra le foglie di un acero, si farà immalinconire dal crinale dei monti così bello ma sempre per definizione irraggiungibile.
Se la stessa scena la scrivesse Margaret Gaiottina lei sentirebbe il sole sulla pelle, il fervore che col caldo si trasmette alle carni e i pensieri che si sa in questi casi volano a più caldi abbracci.

Ora tra queste due voci narranti si vede come io preferisca un sistema sensoriale visivo esterno, mentre Margaret Gaiottina abbia scelto un sistema sensoriale tattile interno, si vede come io tenda a usare un linguaggio più difficile, si vede come il mio ritmo sia più lirico e il suo più incalzante. Ma sopratutto filtra la tematica.

La tematica è quella cosa per cui si dice che alla fine i registi facciano sempre lo stesso film e che gli scrittori in realtà scrivano sempre lo stesso romanzo.

La tematica è ciò che sotto sotto è sempre al centro dei nostri pensieri in una certa fase della vita.

La mia tematica è la morte.
La tematica di Margaret Gaiottina è il piacere.

Aggiungo ora un altro fattore da cui si comprende un motivo in più per dare importanza alla tematica:
La storia per piacere al suo pubblico deve raccogliere le tematiche di quel pubblico e offrire un'esperienza ottimale appetibile per quel pubblico
 
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